Proseguendo un finale: una lettera di Elio Pagliarani a Franco Fortini.

Carteggi Letterari - critica e dintorni

di Vincenzo Frungillo

Il libro del 1968 Lezioni di fisica e Fecaloro è inaugurato da un testo che si intitolaProseguendo un finale e sembra essere una dichiarazione di continuità, almeno sul piano etico, rispetto a quanto cantato nel coro finale di La ragazza Carla. Ciò che muta in modo sostanziale in questo nuovo libro, pubblicato otto anni dopo il poemetto sull’impiegata dell’Olivetti, è il riaffacciarsi dell’io del poeta e l’ipermetropia del verso. La poesia di Pagliarani si avvicina sempre di più alla prosa, ma non è un prosa poetica è poesia a tutti gli effetti. E’ come se il poeta continuasse il coro del finale e allo stesso tempo indagasse le ragioni per cui quel coro non cessi e non permetta nuovamente alle eroine del quotidiano di tornare in scena. Il poeta, l’io poetico, l’”io personaggio”[1], occupa il testo con i suoi dubbi. Se parlassimo di tragedia…

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