il tuo ricordo sa di rose secche
petali benedetti di maggese
raccolto in lino grezzo
tutte le tue preghiere per il mio a venire.
dove metterai il punto
la remissione ai miei peccati?
T’avrei scritto l’infinito
se solo avessi saputo
di calcoli esatti
di carattere binario
ma so solo tenere il tempo
di una vecchia canzone
e della tua ansia per ogni mia sregolatezza
da sedare col profumo di gelsomino
nella piaga dei seni costretti al cilicio di un bustino
che contenesse il pudore di ogni tuo abbraccio.