TENNIS, TOPOGRAFIA, TRIGONOMETRIA, TORNADO. Il cosmo matematico di David Foster Wallace – di Loredana Di Pietro

Carteggi Letterari - critica e dintorni

david_foster_wallace_David Foster Wallace

TENNIS, TOPOGRAFIA, TRIGONOMETRIA, TORNADO. Il cosmo matematico di DFW

Ithaca, New York, Philo e Urbana-Champaign, Illinois, Amherst, Massachusetts; Yaddo, New York, poi ancora Amherst e Urbana-Champaign; Tucson, Arizona, Boston, Massachusetts, Syracuse, New York, Bloomington, Illinois, e Los Angeles, California. David Foster Wallace è stato uno scrittore statunitense ed ha vissuto in molte città, in territori assai diversi degli USA: nato sulle dolci colline a nord di New York, cresciuto nel Midwest che sarà sempre casa sua, in tournée in tutti gli stati, e in particolare nella colta New York, insegnante nelle università cosmopolite della West Coast. Da adolescente, era stato un promettente tennista, dotato della capacità di “giocare a tutto campo”, ovvero di tenere a mente in ogni momento le proprie coordinate, quelle della palla e dell’avversario, tenendo conto della variabile del vento (ci scrisse su il formidabile racconto di cui si parlerà in seguito) e di…

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MARGHERITA RIMI LEGGE AMEDEO ANELLI: LA PARTITURA DEL CONTRAPPUNTO E DEL SILENZIO

Carteggi Letterari - critica e dintorni

Amedeo Anelli Amedeo Anelli

Nei testi di Amedeo Anelli (Contrapunctus, LietoColle 2011) è la musica ad aprire nuovi orizzonti.

Contrapunctus è il titolo dato alla raccolta che contiene 18 composizioni numerate in progressione con numeri romani.

Il titolo latino, “nota contro nota”, è una scelta dell’autore quasi a segnalare una sorta di contrapposizione, contrasto, qualcosa che si rifà ad assonanze e dissonanze, e non all’armonia; alla polifonia e non alla monodia: «Come in Desprez dal controtenore/al basso di viola, un trombone tenore/e fiato per sonorità» (p.23).

Anche il fiato dunque è parte di questa multiforme sonorità orchestrale, quasi ad indicare la presenza di un organo, i polmoni, strumento musicale del corpo vivo, dell’uomo, come la voce.

È questo che si coglie nei suoi versi, una parola a tante voci, a tanti suoni, a tanti silenzi.

Silenzio e suono convivono, si sovrappongono, si contrastano, immagini e vuoti si assediano in un…

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Sabra e Chatila – una poesia di Carmine Vitale

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il valore della memoria il valore della memoria

la prima cosa che ho pensato ieri è che erano tutti del sud emigrati disperati
che da un non lavoro si finisce in morte
e proprio in questi giorni erano 27 anni dall’eccidio abominevole dei campi di sabra e chatila
c’era un mio amico lì in quei giorni
e la sua fidanzata a casa
e un bambino senza più genitori

non è cambiato niente
resta solo la memoria
c.

sabra e chatila

In un giorno qualunque penso
Al sole di mezzanotte
Al cambio dei connotati tra dare e avere
Al primo bacio

“Bang bang”
Al primo bacio di una madre
Al primo bacio di un figlio
Al primo bacio di un padre
Dall’altra parte della strada
La montagna è incantata

Altrove altrove non qui
Nasce la stella mattutina
Si innaffiano le piante
E crescono le rose in maniera esemplare
Non sequitur
“se non mi telefoni penserò…

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La scuola dell’aria di Francesco Balsamo – di Daniela Pericone

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balsamoFrancesco Balsamo

tre-bei-modi-di-sfruttare-l-aria

La scuola dell’aria di Francesco Balsamo

di Daniela Pericone

Ci sono libri il cui incontro è così prezioso che solo con la pazienza del giorno dopo giorno ti accorgi di quanto agiscano dentro a modificare la mappa dei sentimenti conosciuti, dei valori concepiti e vissuti, movendo a nuovi confini quelli che finora erano sembrati punti fermi della conoscenza del mondo e di sé. Quando accadono incontri di tal segno è una festa del pensiero e di tutte le emozioni che lo abitano, è accaduto alla lettura dei versi di Francesco Balsamo racchiusi nella sua ultima raccolta poetica, Tre bei modi di sfruttare l’aria (Edizioni Forme Libere, 2013).
Più che una nota critica da qui nasce una riflessione che porta il crisma di una agnizione, un riconoscimento di rango di una poesia (e una poetica) che muove dalle profondità dell’essere e si porge con il garbo e la misura…

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