Mese: aprile 2014
Marquetant les vallées
Francesco Marotta traduce Yves Bergeret

JOURNAL TCHÈQUE
(2012-2014)
III
Marquetant les vallées
(Istoriando le valli)
Journal en quinze diptyques de format A3, acrylique et encre
de Chine, créés à Prague du 9 au 14 avril 2014.
Giornale in quindici dittici di formato A3, acrilico e inchiostro
di China, creato a Praga dal 9 al 14 aprile 2014.
Dans l’alluvion l’eau cherche encore chemin,
l’étranger creuse le sédiment,
très étranger l’enfant
écoute la phrase par l’autre bout
Nell’alluvione l’acqua cerca ancora la strada,
lo straniero scava il sedimento,
più straniero il bambino
ascolta la frase dall’altra estremità
A l’enfant qui dort contre mon épaule,
à l’égaré qui halète sur la crête,
à la serveuse qui rougit au comptoir
s’adresse la phrase cisaillante
qui soulève les toits, fissure les façades,
fait danser les atlantes sur le trottoir
et qui me traversant le torse
jette toute béquille au fourré
Al bambino che dorme sulla…
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Secondo appuntamento presso la libreria Colapesce di Messina
Carteggi Letterari - critica e dintorni

Il 2 maggio alle 18.30, presso il centro di lettura e incontro Colapesce di Messina, leggeremo poesie e tracceremo insieme obiettivi, temi e prospettive di quella che intendiamo come “Linea Meridionale”, ovvero un percorso che parte dalla tradizione e dalla ricchezza del nostro patrimonio linguistico, fatto di aperture e contaminazioni, valori essenziali del divenire. La necessità del compartecipare ci spinge, senza esclusioni, a dialogare sulla lingua della poesia, sulle sue potenzialità etiche, o meglio a sentirne le vibrazioni e lo slancio, senza chiudere nella semplicistica osservazione dei fenomeni le potenzialità del canto e dell’affabulazione. Nell’impegno di vivificare costantemente una tradizione, quella meridionale appunto, che ha trovato nella sperimentazione e nella forza immaginifica del gesto poetico la propria forza.
Vi aspettiamo.
Elio Tavilla: La Capinera
Carteggi Letterari - critica e dintorni
Elio Tavilla è nato a Messina nel 1957. È docente di Storia del diritto medievale e moderno all’Università di Modena e Reggio Emilia.
Tra i suoi libri di poesia, Il cubo e l’assenza, con prefazione di Maria Luisa Spaziani (Premio internazionale per l’inedito “Eugenio Montale” 1983; Società di Poesia, Milano 1984), Concetti semplici, con prefazione di Rosita Copioli (Prova d’Autore, Catania 1989; finalista al premio Alfonso Gatto 1989), L’amore di due, con postfazione di Alberto Bertoni (Book Editore, Castel Maggiore 1999; Premio Dario Bellezza 2000; finalista al Premio San Pellegrino Terme 2000), La cometa, con nota introduttiva di Giampiero Neri e postfazione di Emilio Rentocchini (Gallo&Calzati editori, San Giovanni Persiceto 2005; Premio Sandro Penna 2005).
La scrittura di Tavilla si presenta immediatamente al lettore ricca di echi e rimandi privi di zavorra, leggeri e pieni come solo la padronanza del mezzo poetico e della sua…
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Daìta Martinez: il ciato e la terra
Carteggi Letterari - critica e dintorni
Daìta Martinez è nata e vive a Palermo. Segnalata e premiata in diversi concorsi ha pubblicato in antologica con LietoColle, La Vita Felice, Mondadori, Akkuaria, Fusibilialibri, Ursini Edizioni.
E’ autrice dei testi in video tour Kalavria 2009.
(dietro l’una) è la sua opera prima, edita LietoColle, 2011, segnalata alla V Edizione del Premio Nazionale di Poesia “Maria Marino”.
Suoi inediti sono stati segnalati dalla giuria del Premio poetico “Ossi di Seppia”, 2011, 2013, 2014
Suo racconto inedito è stato segnalato dalla giuria del Premio di narrativa “Ossi di Seppia”, 2012.
. la bottega di via alloro . è il suo ultimo lavoro poetico, edito LietoColle, 2013.
La scrittura della Martinez fonde ricerca e linguaggio in un unico percorso musicale. Il dialetto è rivissuto come lingua originaria da cui far risbocciare il lessico italiano, ovvero la lingua che accomuna le diverse realtà regionali in una comune direzione dell’umano. Miti, leggende, odori…
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Colapesce – il mito e la libreria
Carteggi Letterari - critica e dintorni
Libreria Colapesce – Inaugurazione
Giovedì 17 aprile alle 19.30 a Messina in via Mario Giurba n.8/10, avrà luogo l’inaugurazione della libreria indipendente, wine bar e caffetteria Colapesce.
Colapesce partendo dalle radici del mito, fonderà insieme tradizioni e modernità per offrire ai suoi clienti uno spazio aperto all’incontro sì da usufruire del tempo e della lettura in modo piacevole e comodo, mettendo a disposizione degli avventori una rete wi-fi free che consenta di studiare e collegarsi in rete con la massima agibilità e velocità.
Colapesce nasce dal sogno di indipendenza di librai che amano i libri e propone la nostalgica rinascita dei vecchi caffè letterari con occhio attento a quelle che sono le esigenze del presente e le prospettive del futuro.
Vi invitiamo dunque domani a scoprire questa nuova realtà che necessita di vita e aggregazione grazie alla vostra partecipazione.
Sosteniamo i progetti vivibili, a domani.
Come i corpi le cose

[…] Il terzo tentativo di Vitagliano si riconnette esattamente a quello che lo ha preceduto ma il tono il passo e l’impegno di scrittura sembrano assai diversi.
Subentra la critica di costume e l’impegno civile si rivela qualcosa con cui bisogna in ogni modo riuscire a fare i conti. Molti dei testi contenuti nella raccolta, infatti, trattano temi di frontiera e sono frutto dell’osservazione di cambiamenti spesso profondi nella cultura italiana (soprattutto di quella meridionale).
[…] Non si tratta comunque di una conversione di Vitagliano alla poesia civile di taglio neorealista quanto della riconversione di certi temi già presenti nei suoi libri precedenti in un’ottica di oggettività descrittiva (il che certamente non esclude la presenza e l’impatto forte con la soggettività). I luoghi e le situazioni rappresentano pur sempre un “paesaggio dell’anima”.
Non si tratta, infatti, di una protesta contro un mondo pietrificato nella sua presenza di sempre…
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Intervista a Franco Arminio
Carteggi Letterari - critica e dintorni
“La lista Tsipras […] è una lista meridionalista.
Non vogliamo uscire dall’Europa,
vogliamo portare l’Europa nel Sud.
È un’operazione culturale prima ancora che politica.
Il Nord del mondo ha fallito.
[…]”
***
Arminio la campagna elettorale è cominciata da appena un mese, come ti senti?
È un’altalena di entusiasmo e scoraggiamento. Ogni giorno, ogni ora contiene le sue oscillazioni. È un andamento tipico della mia vita. La campagna elettorale ha accentuato questo schema bipolare. Uno schema che ha prodotto buona scrittura, credo. Spero possa produrre anche buona politica.
Mi pare che l’esordio sia stato infelice. Mi riferisco all’intervista che hai rilasciato a un giornale lucano. Vuoi chiarire qualcosa in merito al vespaio di polemiche che ne è seguito?
Quando ho letto quell’intervista mi sono dispiaciuto per la lingua. Ho pensato che non ero io a parlare. Per me la lingua è tutto e il giornalista aveva riassunto una lunga…
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L’immunità dell’ignoranza
Massimiliano Damaggio traduce Spyros Aravanìs
Turbativa d’incanto
su Jolanda Insana
Carteggi Letterari - critica e dintorni

assurdo darsi la mano
a ogni piè sospinto
per non dire di quanti sono pronti
alle pacche sulle spalle
e ti serrano nelle spine dell’abbraccio
***…….……………..
Con Turbativa d’incanto Jolanda Insana approda alla forma dialogica o, per meglio dire, formalmente dialogica, essendo in effetti questo complesso libro un testo sull’incomunicabilità con l’altro e con “la bestia clandestina” appellata all’interno del testo anche come “idiota sottostante”, che per l’Insana sarebbe di fatto l’altro da noi in senso delocativo, ma peggio l’altro in/di noi stessi, con tutto il carico della sua ingombrante e imbarazzante presenza. Nel Complesso, dunque, possiamo definire Turbativa d’incanto come una raccolta il cui filo conduttore si dipana intorno alla cruda scarnificazione del dolore per la presa di coscienza di una reale ed irrimediabile impossibilità comunicativa con un soggetto disturbato e bipolare; ma non è tutto, ciò che più sconvolge e si riflette nel corso della lettura dei sei poemi che compongono il…
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Stelvio Di Spigno – Testo e commento
Gianluca D’Andrea legge Stelvio Di Spigno
Mario Fresa: Poesia ininterrotta e vincolo con la morte (su Compitu re vivi di Sebastiano Aglieco, Il ponte del sale, Rovigo, 2013)
di Mario Fresa
Carteggi Letterari - critica e dintorni

Poesia ininterrotta
e vincolo con la morte
Mario Fresa
Nella parola forte della poesia, si ascolta una voce che sempre è ferita dalla incessante contemplazione di un oggetto irraggiungibile (o già svanito, innanzi tempo); una voce che, mimando il torneo mortale della rincorsa di quell’oggetto inaccessibile, s’inchioda alla visione e alla tortura di un’impossibile nominazione di ciò che, disperata, rincorre. Il poeta consegna il suo sguardo al tempo chiuso delle parole che, mostrandosi, imprigionano la scena delle immagini nel recinto invalicabile di ciò che è stato, per sempre, e che non potrà mai più cambiare.
La parola poetica è sempre vicina all’emergere di una rottura, o alla tensione di un altrove irraggiungibile. È una parola che s’immerge nell’inversione simmetrica di una voce che tutto grida, senza quasi farsi udire (la poesia è letta; se è ascoltata, essa è sempre diretta all’assoluta mancanza del silenzio). I versi dicono ciò che è…
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