Vascomania: Sballi Ravvicinati del terzo tipo

Carteggi Letterari - critica e dintorni

di natàlia castaldi

Sballi Ravvicinati del terzo tipo, terza traccia del secondo album “Non Siamo Mica Gli Americani“, del 1979, è forse uno dei pezzi e testi più belli e significativi di Vasco Rossi. Il testo, intenso e accompagnato da un ripetitivo giro d’accordi, nella sua semplicità sembra cullare il canto quasi parlato, recitato, che racchiude in sé una preghiera di speranza non in un Dio, in un salvatore, nell’avvento del politico risolutore, nel matto di turno, o negli alieni che negli anni Settanta venivano avvistati con paura e speranza in giro per il mondo popolando di fascinazioni fantastiche letteratura, musica (Extraterrestre di Eugenio Finardi, per citarne una, è del 1978) e cinema (Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg, è del 1977), ma nella consapevolezza dell’essere semplicemente uomini, esseri finiti e fondamentalmente soli, che a proprie spese impareranno che “dovevano fare…

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