di Amara
Una delle cose che mi ha più colpito, leggendo Storie, l’opera prima di Damiano Sinfonico edita da L’Arcolaio, è che sono storie senza età, non generazionali ed è per questo che, anche se l’autore è giovane e io non lo sono più, ho potuto sentirle e farne parte.
Il tono del suo verso è spesso descrittivo eppure, forse per la brevità dei componimenti, non suggerisce noia né eccessiva personalizzazione, ma riesce ad essere perfettamente propedeutico al punto focale, al senso, quello che ognuno sente di dare. Anche il ritmo, pur non avendo una particolare musicalità, scorre fluido e piacevole.
Sono testi pacati che, pure in densità, sanno farsi ascoltare sottotono e avendo avuto il piacere di incontrare l’autore, sembrano non essere figli di alcuna forzatura, davvero simili alla voce di chi li ha scritti.
Per una nota più precisa sulla poetica cito il prefatore Massimo Gezzi…
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