Di Christian Tito
(Fotografia di Dino Ignani)
Mentre nell’estate a tratti torrida impazzava l’ennesima discussione sulla morte della poesia nel nostro paese, rinfrescavo mente, spirito e corpo attraverso la terza lettura di un libro che mi fa sorridere e pensare che la poesia invece non è morta (e mai morirà) e, in alcuni casi, gode di ottima salute.
“La curva del giorno” di Biagio Cepollaro, libro uscito a inizio anno per L’Arcolaio, è, secondo me, un libro che si discosta profondamente dai canoni della poesia italiana contemporanea sia in senso formale che in merito ai contenuti.
Non sono in grado di formulare un’analisi accurata di ciò che rappresenta all’interno di tutta l’opera di Cepollaro perché sono un lettore affamato e onnivoro ma anche molto disordinato e del poeta originario di Napoli avevo letto stralci di libri attraverso la rete mentre questo è il primo che ho gustato sulla carta e…
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