Come si può descrivere l’esistenza di un oggetto, di una cosa che non vive solo di se stessa, ma che immersa in un ambiente ne fa parte senza prenderne parte, come te, che te ne stai lì a osservarla mentre in qualche misura, senza consapevolezza alcuna del tuo ruolo in quel determinato equilibrio, ti rendi conto di farne già parte che ti pare di sentirla quella cosa lì, proprio per te, come dicesse “accomodati, ti stavo aspettando”.
Effettivamente, qui ci sarebbe da sviluppare una poesia “a margine”.