su Jolanda Insana
Carteggi Letterari - critica e dintorni

assurdo darsi la mano
a ogni piè sospinto
per non dire di quanti sono pronti
alle pacche sulle spalle
e ti serrano nelle spine dell’abbraccio
***…….……………..
Con Turbativa d’incanto Jolanda Insana approda alla forma dialogica o, per meglio dire, formalmente dialogica, essendo in effetti questo complesso libro un testo sull’incomunicabilità con l’altro e con “la bestia clandestina” appellata all’interno del testo anche come “idiota sottostante”, che per l’Insana sarebbe di fatto l’altro da noi in senso delocativo, ma peggio l’altro in/di noi stessi, con tutto il carico della sua ingombrante e imbarazzante presenza. Nel Complesso, dunque, possiamo definire Turbativa d’incanto come una raccolta il cui filo conduttore si dipana intorno alla cruda scarnificazione del dolore per la presa di coscienza di una reale ed irrimediabile impossibilità comunicativa con un soggetto disturbato e bipolare; ma non è tutto, ciò che più sconvolge e si riflette nel corso della lettura dei sei poemi che compongono il…
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