“come si disegna una stella?”
chiese con l’innocenza della dita quando tremano una domanda sulla carta
quasi si trattasse materia oscura e chiara come un’alba,
un tramonto, la natura instabile delle cose
quando si approssimano alla poesia senza bisogno di scriverla
né di menzionarla.
Come si disegna una stella è cosa difficile da dire.
Ci si può orientare come i bambini
tracciando sul foglio un incrocio di triangoli su cui spolverare
una polverina argentata da far straluccicare tutto intorno,
si può argomentare della nascita e della morte della bellezza nell’Universo
o anche perdersi nel silenzio di una promessa
riposta a mezzo fiato
sul collo di uno sconosciuto.
Come disegnare una stella non si può spiegare
ma puoi piangerne il desiderio fino a farla brillare.
(natàlia castaldi per Giampaolo De Pietro – 29.07.2013)